1. | € 25,00 | EAN-13: 9788862746151 Francesco Carpanelli Da Eschilo a Seneca. Legami pericolosi e scena classica. Il connubio tra sacro e profano. Testo italiano, latino e greco
Edizione: | Edizioni dell'Orso, 2015 | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 10-12 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 25,00 | Descrizione | 'Da Eschilo a Seneca la tragedia indaga, incessantemente, le vicissitudini dei figli nati dalle unioni tra divinità ed esseri umani; nella loro infanzia mancata, nei traumi causati dall'abbandono, nell'incertezza della quotidianità, il tema affrontato nel teatro vede spesso un epilogo positivo per questi ragazzi, una volta cresciuti, a dispetto della dissonante relazione che i loro genitori hanno avuto. Un modo per indagare l'essenza metafisica degli dei e del loro rapporto con il mondo, quello che secondo Epicuro è il disinteresse totale di questi per le vicende umane e che Lucrezio nei primi versi del primo libro del De rerum natura liquida, nel sacrificio di Ifigenia, come una sublimazione della loro ferocia. Il teatro drammatico greco e latino rende invece questo aspetto fondamentale per la propria giustificazione, insegnando così al pubblico che i genitori rappresentano solo un tassello della formazione di quel cittadino ideale, che rimane il soggetto di tutte le rappresentazioni del mondo antico e che può invece formarsi solo con l'esperienza e con l'accadere di vicissitudini positive o negative'. | Aggiungi al Carrello |
|
2. | € 25,00 | EAN-13: 9788896950739 Erica Capizzi | Erica Capizzi | Erica Capizzi | Federica Mazzocchi | Antonio Pizzo | Alessandro Pontremoli | Francesco Carpanelli | Armando Petrini | Roberto Il teatro di Bonaventura
Edizione: | Bonanno, 2014 | Collana: | Oltre | Tempi di rifornimento | Indicativamente procurabile in 5-6 giorni lavorativi | Info disponibilità | Rifornimento in corso | Prezzo di acquisto | € 25,00 | Descrizione | Gli studi dedicati al teatro musicale di Gian Francesco Malipiero hanno prestato molta attenzione alla produzione che si colloca tra gli anni Venti e gli anni Cinquanta, anni in cui egli seppe definire una precisa idea di teatro e una personale visione drammaturgica.
Nonostante la sua produzione drammatica sia stata ininterrotta nell'arco della parabola artistica, le ultime opere di Malipiero non hanno goduto di grande attenzione da parte della critica, probabilmente per la loro distanza dalle posizioni manifestate negli stessi anni dai giovani compositori emergenti nell'ambito dell'avanguardia post-weberniana e contrassegnate da una radicale rottura rispetto alla tradizione operistica. Tuttavia, sin dalle prime opere, Malipiero ha anticipato intuizioni che verranno pienamente sviluppate dalle nuove generazioni, come la struttura discontinua della narrazione che procede per 'pannelli' giustapposti e che dà luogo a una 'disgregazione' del 'testo' teatrale comunque ricomposta dalla presenza 'estetica' del compositore, demiurgo la cui 'impronta' si fa più evidente proprio negli ultimi lavori.
Il "ciclo" di Bonaventura rappresenta una summa conclusiva del percorso artistico di Malipiero e manifesta l'emergere di nuove istanze intellettuali, che da una parte guardano alla cultura tardo-romantica di matrice tedesca, dall'altra si fanno interpreti di una visione del mondo propriamente novecentesca. | Aggiungi al Carrello |
|